di Emma Pretti La macchina è ferma in officina per un guasto, ma prima di lasciargliela ho preteso l’auto sostitutiva. Sono stata fortunata, spesso non ne hanno a disposizione. Oggi questa macchina di servizio prende tutta la mia attenzione. E’ una Accord-Honda 1600 del 2000 – a detta del meccanico, ci facevano i rally. Probabilmente con … Continua a leggere
Archivio mensile:giugno 2013
La vita in versi al Teatro di Gualtieri (con dossier fotografico)
di Guido Monti* La rassegna La vita in versi, ha ricercato il contatto con una poesia capace di saper interrogare in profondità i tempi incerti che viviamo. Ecco l’interrogazione che i poeti ci pongono, è molto varia per parlato, tono, approccio verso le cose del mondo, ma sempre capace di fornirci degli strumenti autentici di … Continua a leggere
Poetry That Doesn’t Let Go: The Rhymes and Reasons of Paolo Febbraro
Translated by Marco Sonzogni and Theodore Ell Paolo Febbraro has a very distinct and very strong voice. Reading his poetry is like looking at painting whose contours and characters become more defined and captivating the more one steps away from it. Febbraro draws one in deeper each time, his thoughts and his words seizing the … Continua a leggere
Il furbesco letterario: un problema aperto
di Antonello Fabio Caterino* «Lo studio del gergo può divenire qualcosa più che una semplice ricerca di curiosità erudita»: così Rodolfo Renier nei suoi Svaghi critici concludeva il suo saggio sull’antico furbesco[1] , che – per quanto non privo di imprecisioni – è un nodo cruciale (e spesso sottovalutato) per lo studio di tale lingua. Il furbesco, … Continua a leggere
Uno stupore quieto di Mario Fresa
di Ivano Mugnaini Si apre con una frase biblica il libro di Mario Fresa: La malattia è lunga, il medico ride. Questo esergo si colloca (e ci colloca) nel punto esatto in cui si incontrano l’ironia e la serietà, la pena e il gioco. Esattamente all’altezza del bivio in cui Fresa ci ha dato appuntamento … Continua a leggere
Tra peltro e sagrato. Antologia inedita di Gilberto Sacerdoti
a cura di Teresa Caligiure Il vigore poetico di Gilberto Sacerdoti risiede nell’autenticità del suo dire. Apparentemente semplice e arioso, il suo linguaggio vira su suoni aspri (come direbbe Dante) e termini-chiave mediterranei e terragni, che convocano un’antitesi fra cielo e terra. Una scrittura asindetica, quella dell’autore, tesa alla ricerca dell’immediatezza, attraverso i numerosi deittici, … Continua a leggere